5 destinazioni di mare in Croazia con il vino protagonista (per una fuga memorabile)
Scogliere bianche, acque cristalline, porticcioli dal sapore veneziano e tramonti che incendiano l’Adriatico. Ma la Croazia non è solo bellezza da cartolina: è anche una terra di vini millenari, dove il Mediterraneo si fonde con l’anima balcanica, creando territori unici e vitigni autoctoni sorprendenti.
Dalle isole della Dalmazia ai promontori dell’Istria, la Croazia custodisce una cultura vinicola in rinascita, con piccoli produttori, viticoltura eroica e un’identità ancora tutta da scoprire. Qui il vino non è un accessorio del viaggio, ma una chiave per leggerne la storia.

Mappa del Vino, Croazia.
| Photocredits © Become Somm.
Rovigno – Istria
L’Istria è una regione vinicola ancora poco conosciuta fuori dai confini locali, ma sta rapidamente attirando l’attenzione per la qualità dei suoi vini rossi. Il clima mite, l’influenza del mare e la composizione del suolo creano condizioni ideali per la viticoltura, in particolare per le varietà a bacca rossa. Non a caso, molti esperti paragonano questo territorio, per caratteristiche pedoclimatiche, alla regione di Bordeaux. Il mare è blu profondo, ma è tra le colline calcaree dell’entroterra che nascono i grandi bianchi locali: Malvasia Istriana, fresca, salina, con accenti floreali e mediterranei oltre che rossi di carattere ed estremamente densi.
📍Esperienza consigliata: visita Kozlović o Kabola Winery, dove la Malvasia incontra il design e la biodinamica. Esplora il Parco Naturale di Zlatni Rt in bici e goditi una cena al ristorante Puntulina, sospeso sul mare. Una chicca? Le ostriche di Lim Fjord con un calice di spumante autoctono.

L’Istria è una regione in grande crescita!
| Photocredits © Future Publishing Limited.
Hvar – Dalmazia centrale
La Dalmazia è una delle quattro principali regioni vinicole della Croazia, estesa lungo la costa, da Zara fino a Konavle, all’estremo sud del paese. È qui che si trovano le prime tracce storiche della viticoltura croata, a testimonianza di un legame profondo e antico con il vino. Ancora oggi, molti produttori della zona scelgono di vinificare seguendo metodi tradizionali, con una netta preferenza per i vini rossi, spesso ottenuti da varietà autoctone. L’isola più “jet set” della Croazia è anche un luogo di radici antiche. Hvar ospita vigneti terrazzati che sfidano le pendenze affacciandosi sul blu dell’Adriatico. Il vitigno principe? Plavac Mali, discendente dello Zinfandel, con i suoi rossi caldi, salmastri e longevi.
📍Esperienza consigliata: visita la cantina Zlatan Otok a Sveta Nedjelja, costruita… sotto il mare! Fai un bagno alla spiaggia Dubovica, poi sali a piedi al forte Spanjola per il tramonto più spettacolare dell’isola. Cena finale al Giaxa, con Plavac in abbinamento a tonno grigliato.

Jet Set, mare cristallino e grandi vini a Hvar.
| Photocredits © Hvar Away
Korčula – Dalmazia meridionale
Korčula è un’isola croata della Dalmazia sempre più riconosciuta per la qualità dei suoi vini bianchi autoctoni, in particolare Grk, Pošip e Rukatac. I vitigni crescono su terreni calcarei esposti al sole e alla brezza marina, regalando vini minerali, aromatici e freschi, molto apprezzati nei concorsi internazionali. A Lumbarda e Smokvica si trovano alcune delle cantine più attive nel promuovere il wine tasting, spesso direttamente tra i filari. La viticoltura qui ha radici antiche e si pratica ancora con grande rispetto per il territorio. La combinazione tra clima, terroir e tradizione rende Korčula un punto di riferimento emergente per il vino croato. Tra una visita in cantina e un bicchiere vista mare, si scopre un’identità vinicola autentica, ancora poco conosciuta fuori dai confini nazionali.
📍Esperienza consigliata: scopri i microproduttori intorno a Lumbarda (Grk) e Smokvica (Pošip). Prendi una bici e fai il “wine tour fai da te” tra i vigneti sul mare. Per pranzo, fermati a Filippi, cucina creativa e terrazza panoramica. Gita consigliata: kayak tra le isolette dell’arcipelago.

Korčula, regno dei grandi bianchi croati.
| Photocredits © Condè Nast Traveler.
Pelješac – Penisola del sud
La penisola di Pelješac, tra Spalato e Dubrovnik, è una delle zone vinicole più importanti della Croazia, celebre per i rossi robusti a base di Plavac Mali. Qui si trovano le denominazioni Dingač e Postup, tra le più prestigiose del Paese. Dingač, in particolare, è la prima DOC croata (1961) ed è sinonimo di viticoltura eroica: vigne coltivate su pendii scoscesi di calcare esposti a sud-ovest, affacciati sul mare. Il suolo roccioso riflette la luce, aumentando la maturazione dell’uva e concentrando aromi e zuccheri. Il risultato sono vini strutturati, tannici, con note di frutta cotta, spezie, liquirizia e sfumature affumicate. Postup, pur essendo meno potente, offre rossi eleganti e più morbidi. Il Plavac Mali domina il panorama varietale, ma si coltiva anche un po’ di Graševina. Pelješac è oggi un punto fermo per comprendere l’identità del vino rosso croato.
📍Esperienza consigliata: visita Matuško o Saints Hills Winery. Passa da Trstenik e poi concediti un bagno alla spiaggia di Prapratno. Se vuoi una combo perfetta, abbina Dingač a peka di agnello (cotto sotto campana) da Ficović, con i piedi nella sabbia.

Pelješac dove nascono i grandi Plavac Mali,
| Photocredits © Innovazione Scienza srl.
Primošten – Dalmazia Nord
La zona di Primošten, a sud di Šibenik, è uno dei luoghi più iconici della viticoltura croata. Qui nasce il Babić, un rosso autoctono che cresce tra muretti a secco in pietra calcarea, su terrazze scolpite a mano a pochi metri dal mare. L’area di Bucavac, in particolare, è considerata un cru naturale: l’esposizione, la ventilazione e il suolo povero ma ricco di minerali regalano vini profondi, salini, con tannini ben marcati e un carattere fortemente territoriale. Il mare è sempre lì, a pochi passi, a riflettere luce e influenzare il microclima. Il Babić di qualità sa essere intenso, speziato, con sentori di macchia mediterranea e amarene sotto spirito. Non manca anche qualche espressione interessante di Maraština, bianco fresco e agrumato.
📍Esperienza consigliata: visita a Vinarija Testament o Vinarija Matošin per scoprire il Babić nella sua versione più contemporanea. Poi tuffo a Mala Raduča o nella baia di Grebaštica. Per chiudere la giornata, cena fronte mare da Mediteran con Babić in abbinamento a tonno alla griglia o peka di polpo.

Primošten, luogo vinicolo iconico!
| Photocredits © Mount Vacation
Conclusioni
Cinque zone, un solo filo conduttore: il mare e il vino come esperienza totale. Dall’eleganza luminosa dell’Istria alla forza selvaggia di Pelješac, passando per l’identità bianca di Korčula, la vitalità mediterranea di Hvar e la roccia viva di Primošten: queste cinque destinazioni rappresentano il meglio che la Croazia ha da offrire a chi cerca un viaggio che unisca bellezza naturale, autenticità e cultura enologica. Ogni tappa offre qualcosa di diverso, ma tutte condividono un equilibrio raro tra terroir vocato e paesaggi da cartolina.