Guida al Cognac
Il Cognac non è soltanto un distillato: è un simbolo della raffinatezza francese, un’eleganza liquida che racchiude secoli di savoir-faire, tradizione artigianale e rigore produttivo. Situata nel cuore della Francia occidentale, tra l’Oceano Atlantico e la Valle della Loira, la regione del Cognac si estende su oltre 75.000 ettari vitati divisi in sei sottozone di crescente prestigio, dominati da paesaggi collinari, suoli gessosi e un microclima umido e temperato che favorisce lo sviluppo di uve ideali per la distillazione.
Il Cognac è, a tutti gli effetti, il risultato più nobile della distillazione del vino bianco. Ma non un vino qualunque: deve essere prodotto da uve specifiche, coltivate in un territorio ben delimitato, distillato due volte in alambicchi di rame e invecchiato per anni – a volte decenni – in botti di rovere limousin o tronçais. La sua denominazione è protetta fin dal 1909, e rappresenta oggi una delle esportazioni di lusso più importanti della Francia. Ogni bottiglia di Cognac è frutto di pazienza, precisione e arte.

Mappa, Cognac
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🏛️ Storia del Cognac
Le origini del Cognac si intrecciano con la storia commerciale dell’Europa medievale. Già nel XVI secolo, i vini bianchi prodotti nella zona di Charente, attorno alla cittadina di Cognac, venivano esportati verso Inghilterra, Paesi Bassi e paesi nordici. Tuttavia, questi vini – leggeri, poco alcolici – si deterioravano facilmente durante i lunghi viaggi marittimi. Per ovviare al problema, i mercanti olandesi iniziarono a distillare il vino in una sorta di spirito chiamato brandewijn, ovvero “vino bruciato”. Nacque così il precursore del moderno Cognac.
Nel XVII secolo, con l’introduzione della distillazione a doppio passaggio, il livello qualitativo migliorò drasticamente. I distillatori locali scoprirono che, lasciando riposare l’acquavite in botti di rovere, questa si ammorbidiva, prendeva colore e sviluppava aromi complessi. Così, il Cognac iniziò a diventare un prodotto a sé stante, con un’identità autonoma rispetto al vino. Il XVIII e XIX secolo furono l’età d’oro del Cognac. Le grandi maison nacquero in questo periodo: Hennessy (1765), Martell (1715), Rémy Martin (1724), Courvoisier (inizio ‘800). Queste case diffusero il Cognac nel mondo, facendone un prodotto di prestigio amato dalle corti europee, dalla nobiltà russa e persino da Napoleone Bonaparte, che secondo la leggenda portava casse di Courvoisier con sé durante le campagne militari.
Nel 1909, il governo francese definì ufficialmente l’area di produzione, e nel 1936 il Cognac ottenne l’AOC (Appellation d’Origine Contrôlée), codificando per legge le regole di viticoltura, distillazione e invecchiamento. Oggi, il Cognac è una denominazione tra le più rigorose al mondo, custode di una delle più antiche tradizioni distillatorie d’Europa.
🌍 Terroir e Regioni del Cognac
La zona di produzione del Cognac si estende nella Charente e nella Charente-Maritime, una parte della Nuova Aquitania che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Il clima è oceanico temperato, con inverni miti e piogge ben distribuite, fondamentali per mantenere i suoli umidi e nutrienti durante tutto l’anno. L’estate è fresca e soleggiata, ideale per una lenta maturazione delle uve che conservano alta acidità: caratteristica essenziale per produrre vini base adatti alla distillazione. La zona di produzione è suddivisa in sei crus, ognuno con caratteristiche pedoclimatiche specifiche:
Grande Champagne: il cru più prestigioso. Suoli gessosi profondi e ben drenati, capaci di trattenere l’umidità durante l’estate. I Cognac qui prodotti sono fini, eleganti, con grande potenziale d’invecchiamento.
Petite Champagne: simile alla Grande Champagne, ma con gesso meno profondo. I distillati sono comunque eleganti, ma meno complessi. L’unione dei due crus può essere etichettata come Fine Champagne.
Borderies: il cru più piccolo, con suoli ricchi di silice e argilla. I Cognac di questa zona sono più floreali, rotondi, profumati e con un invecchiamento più veloce.
Fins Bois: suoli argillo-calcarei che producono Cognac più fruttati e pronti in tempi più brevi. Sono spesso utilizzati per donare rotondità nei blend.
Bons Bois e Bois Ordinaires: i crus più periferici, con maggiore influenza marina e suoli più sabbiosi. I Cognac qui sono semplici, freschi, di pronta beva.
In Cognac, il terroir è fondamentale per determinare la qualità della base vinosa, l’eleganza dell’alambicco e la capacità del distillato di evolvere in botte. La predominanza di gesso (craie) nei suoli, soprattutto nella Champagne, è considerata la chiave della finezza e della longevità dei migliori Cognac.

Grande Champagne, Cognac
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🍇 Vitigni Produzione Cognac
Nel Cognac la produzione si basa quasi esclusivamente su vitigni bianchi a bassa gradazione alcolica e alta acidità, fondamentali per ottenere un vino base adatto alla distillazione.
Ugni Blanc è il dominatore incontrastato, coprendo oltre il 98% delle superfici vitate. Conosciuto in Italia come Trebbiano Toscano, è apprezzato per la sua resistenza alle malattie, la produttività costante e la capacità di dare vini neutri, leggeri e molto acidi: perfetti per una doppia distillazione che esalti la purezza del distillato e non il carattere del vino. Oltre all’Ugni Blanc, esistono varietà storiche e complementari, sebbene oggi coltivate in quantità limitatissime:
Folle Blanche: un tempo la regina dei vitigni da distillazione, produceva vini fini e aromatici ma fu decimata dalla fillossera e oggi è tornata solo in piccoli appezzamenti. Dà distillati vivaci, eleganti, con florealità spiccata.
Colombard: più presente in passato, oggi viene riscoperta per la sua acidità e il suo fruttato agrumato. Dona eau-de-vie più espressive e ricche di note tropicali e speziate.
Montils, Sémillon e Meslier St-François sono utilizzati sporadicamente, più che altro da alcuni vigneron indipendenti interessati alla biodiversità o a stili più antichi.
Il profilo aromatico del Cognac dipende più dal terroir e dal tipo di distillazione che dall’aromaticità dei vitigni: l’Ugni Blanc, neutro, è la tela bianca perfetta su cui il tempo, il legno e la mano dell’uomo possono dipingere complesse sinfonie di aromi.
🍷 Cantine Iconiche Cognac
MAISON HENNESSY
Fondata nel 1765, è la maison più conosciuta e venduta al mondo. Simbolo di lusso e savoir-faire, è celebre per i suoi assemblaggi raffinati e le sue riserve storiche custodite con maniacale precisione.
MAISON RÉMY MARTIN
Un’istituzione di Cognac di altissimo livello, lavora esclusivamente con uve provenienti da Grande e Petite Champagne, le zone più pregiate. Il suo “Louis XIII” è uno dei distillati più iconici e ricercati al mondo.
MAISON MARTELL
La più antica tra le grandi maison (1715), conosciuta per uno stile elegante e fruttato, con una predilezione per la distillazione senza fecce e l’invecchiamento in botti dal rovere fine dei Vosgi.
MAISON COURVOISIER
Legata alla corte napoleonica, è una maison dallo stile rotondo, speziato e floreale, con grande attenzione all’equilibrio tra struttura e bevibilità.
DELAMAIN
Una delle piccole grandi gemme di Jarnac, famosa per i suoi Cognac prodotti esclusivamente da uve di Grande Champagne. Non usa mai caramello né zuccheri: solo puro distillato, affinato con eleganza estrema.
FRAPIN
Storica famiglia presente nel cuore della Grande Champagne dal XIII secolo. Producono Cognac in modo completamente integrato, dal vigneto alla bottiglia, con un tocco di raffinatezza artigianale.
CAMUS
Maison a conduzione familiare, con un’impronta moderna e dinamica. Famosa per i suoi Cognac aromatici e vibranti, spesso più accessibili e innovativi.

Maison Hennessy, la realtà più celebre in assoluto
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