
INTRO ALLA LOMBARDIA
“Dalle terrazze della Valtellina fino alla vocazione spumantistica di Franciacorta e Oltrepò Pavese e i grandi rossi da uve Croatina, Barbera e Uva Rara. Dai gioielli enologici di Scanzorosciate passando per il Garda, per le terre Lariane e per le denominazioni più piccole nelle province di Milano, Bergamo e Brescia. Simone, Founder di Become Somm, introduce, qui sotto, la Lombardia del vino!”
| Simone Ingrassia
Sommelier AIS e founder di Become Somm
Territorio della Lombardia
La Lombardia si distingue per una grande varietà paesaggistica e climatica, che si riflette nella sua produzione vitivinicola. A nord, le montagne della Valtellina offrono condizioni estreme per la coltivazione della vite, con pendii ripidi e suoli di origine alluvionale e sabbiosa che donano freschezza e struttura ai vini. Scendendo verso la pianura, troviamo le dolci colline dell’Oltrepò Pavese, caratterizzate da suoli calcareo-argillosi, ideali per la produzione di Pinot Nero e Bonarda. A est, il Lago di Garda mitiga il clima, creando un microclima perfetto per la produzione di bianchi e rossi dal carattere elegante e fragrante. La Franciacorta, con i suoi suoli morenici e la forte escursione termica tra giorno e notte, si è affermata come una delle aree più vocate per la spumantizzazione in Italia.

Il fascino della nebbia nell’Oltrepò Pavese
© Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese
Vitigni della Lombardia
La Lombardia ospita una vasta gamma di vitigni, sia autoctoni che internazionali. Il Nebbiolo, conosciuto in Valtellina come Chiavennasca, regala vini eleganti, minerali e dalla grande capacità di invecchiamento. Il Pinot Nero, predominante nell’Oltrepò Pavese, è alla base di alcuni tra i migliori spumanti italiani, oltre che di rossi raffinati e complessi. Lo Chardonnay, principale protagonista della Franciacorta, conferisce freschezza ed eleganza agli spumanti metodo classico. Il Trebbiano di Lugana, tipico della zona del Garda, si distingue per la sua freschezza, sapidità e longevità. La Croatina e la Bonarda, ampiamente coltivate nell’Oltrepò Pavese, danno vita a rossi morbidi e fruttati, perfetti per un consumo quotidiano. Il Moscato di Scanzo, raro e prezioso, è un vitigno aromatico che genera passiti unici dalle note di frutti rossi e spezie. Infine, il Cabernet Sauvignon e il Merlot, diffusi nella zona del Valcalepio, contribuiscono alla creazione di rossi strutturati e longevi, spesso affinati in legno.

Alcune delle uve emblematiche della Lombardia
© Become Somm
Denominazioni nella Lombardia
La Lombardia vanta un panorama enologico straordinariamente vario, con eccellenze sia tra i vini rossi che tra i bianchi e gli spumanti.
Franciacorta DOCG: Il metodo classico lombardo per eccellenza, prodotto principalmente da Chardonnay e Pinot Nero, con una piccola percentuale di Pinot Bianco. Eleganza, finezza e una straordinaria capacità evolutiva ne fanno uno dei più grandi spumanti italiani.
Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG: Un altro grande spumante, in cui il Pinot Nero regna sovrano, regalando bollicine dalla struttura complessa e raffinata.
Valtellina Superiore DOCG e Sforzato di Valtellina DOCG: In questa area eroica, il Nebbiolo (qui chiamato Chiavennasca) dà vini di grande struttura e longevità, caratterizzati da una mineralità unica e una straordinaria complessità aromatica. Sforzato di Valtellina è una versione di Nebbiolo da uve appassite che si contraddistingue per potenza e aromi terziari.
Moscato di Scanzo DOCG: Un gioiello enologico raro e prezioso prodotto nel bergamasco che si avvale dell’omonimo vitigno autoctono, con aromi di frutta rossa, spezie e una dolcezza raffinata. Le prime prime testimonianza risalgono al XIV secolo e, ancora oggi, possiamo affermare di essere davanti ad uno dei migliori vini passiti italiani e internazionali.
La Valcalepio, terra di grande vocazione vitivinicola tra Bergamo e il Lago d’Iseo, è custode di una tradizione che unisce storia e innovazione. Qui nascono vini di carattere come il Valcalepio Rosso DOC, elegante blend di Merlot e Cabernet Sauvignon, il fresco e armonico Valcalepio Bianco DOC, ottenuto da Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Grigio, e il prezioso Valcalepio Moscato Passito DOC, da uve Moscato di Scanzo. Una denominazione che esprime l’anima autentica del territorio bergamasco e la sua grande vocazione vitivinicola..
Garda DOC e Lugana DOC sono denominazioni si distinguono per bianchi minerali da Trebbiano di Lugana e per gli splendidi rosati che risultano tra i migliori al mondo per fragranza e profumi.
L’Oltrepò Pavese DOC è una zona che ospita con successo il Pinot Noir, nonostante la zona abbia acquisito notorietà grazie ai suoi vini vivaci da uve Croatina e Barbera. Nella Valcalepio, tra Bergamo e il lago d’Iseo, vige una DOC di rossi strutturati da Merlot e Cabernet Sauvignon che si offre anche a bianchi freschi e profumati da varietà quali Chardonnay e Pinot Bianco.
Nelle affascinanti Terre Lariane IGT, tra il Lago di Como e le Prealpi, nasce una viticoltura sospesa tra acqua e montagna, dove il microclima unico esalta vitigni come Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Riesling. Qui prendono vita vini eleganti e vibranti, dai rossi strutturati ai bianchi freschi e minerali, perfetti ambasciatori di un territorio dalla bellezza senza tempo.

Mappa del vino, Lombardia.
© Become Somm
Gastronomia in Lombardia
La Lombardia non è solo una terra di grandi vini, ma anche di una gastronomia ricca e variegata, espressione di un territorio dalle mille sfaccettature. La cucina milanese offre piatti iconici come il risotto allo zafferano, la cotoletta e l’ossobuco, che raccontano il legame della città con il gusto e la tradizione. La cucina brianzola è rustica e sostanziosa, con piatti come la cassoeula e la polenta uncia, che esaltano il sapore intenso dei vini rossi lombardi. La cucina valtellinese è caratterizzata da specialità di montagna autentiche e appaganti come i pizzoccheri, i sciatt e la bresaola, perfette con i Nebbioli della zona. La cucina del Garda vede il pesce di lago protagonista, dal coregone al luccio in salsa, abbinato ai bianchi minerali del territorio. La cucina pavese, invece, esalta il riso con la paniscia e la zuppa pavese, accompagnando il tutto con salumi e formaggi che si sposano magnificamente con i rossi dell’Oltrepò.

L’ossobuco, simbolo della cucina milanese
© www.tavolartegusto.it
Migliori Cantine in Lombardia
Se la Lombardia è oggi una delle regioni più dinamiche e affascinanti del panorama vinicolo italiano, gran parte del merito va alle sue straordinarie cantine. Realtà che, con passione e dedizione, trasformano il territorio in una meta imperdibile per ogni appassionato di vino, cibo e non solo.
– Terre d’Aenòr è la visione audace di Eleonora, giovane imprenditrice che ha dato vita a una nuova idea di Franciacorta, con uno sguardo moderno e innovativo e che trae ispirazione dal mondo dell’arte e della moda. Lo stile fortemente avanguardista si coniuga con una produzione saldamente ancorata a criteri di sostenibilità. Terre d’Aenòr infatti produce solo Franciacorta biologici che rispettano l’ambiente ed esaltano l’essenza di ogni vino. La gamma ad oggi conta sei differenti etichette sparkling, di cui 3 Millesimati, in aggiunta a una produzione di nicchia di vini fermi, un taglio bordolese e uno chardonnay in purezza. Bassi livelli di solforosa e una bollicina fine ed elegante rappresentano la firma Terre d’Aenòr in ogni singola etichetta.

Eleonora, la visionaria alla guida di Terre d’Aenòr
– Tenuta Moraschi: La famiglia Moraschi è dedita alla viticoltura sin dalla seconda metà dell’Ottocento e contribuisce in maniera impattante a elevare la Franciacorta ad alti ranghi di eccellenza. Il primo vignaiolo fu Bortolo Moraschi, nato nel 1846. L’azienda a conduzione familiare viene fondata successivamente, verso la prima metà degli anni ’90, dai fratelli Oliviero e Giuseppe Moraschi, affiancati dall’Enologo Alessandro Santini. È con loro che nascono le prime bottiglie D.O.C. e D.O.C.G.. Oggi, Tenuta Moraschi si avvale solo di sostanze di origine naturale e il metodo di produzione dei Franciacorta prevede l’uso di uve nobili – Chardonnay, Pinot Bianco ed Erbamat e Pinot Nero –.

Matteo Moraschi, giovane proprietario della tenuta.
– Le Strie: Tra i terrazzamenti impervi della Valtellina, Le Strie è una piccola cantina artigianale nata nel 2003 dalla passione di Stefano, Paolo, Luciana e Marisa. Con due ettari tra Sassella e Valgella, viene praticata una viticoltura eroica: rese basse, lavorazioni manuali e massimo rispetto per l’ambiente. In cantina, fermentazioni spontanee, lunghi affinamenti in botti grandi di rovere e minimi interventi preservano la purezza del Chiavennasca. Tra le etichette più rappresentative spiccano il potente Sforzato di Valtellina, il raffinato Valtellina Superiore DOCG il fresco Rosso di Valtellina DOC e altre etichette di assoluto fascino.

Le Strie, custodi di un territorio unico!
– Cantina Folini: I terrazzamenti della Valtellina sono solo una parte della suggestione che si prova visitando l’azienda Folini. La vera essenza è la passione di Francesco per la viticoltura, espressa in ogni bottiglia che ama chiamare sfumature di Nebbiolo. Francesco e la sua squadra lavorano 10 ettari tra Chiuro e Teglio, seguendo tutta la filiera, dal grappolo al calice. I vini più rappresentativi sono i Valtellina Superiore in particolare il Caterina, giovane e fresco, L’Enrico, complesso ma non complicato, e la riserva Dos Bel, un elegante cru con profumi di frutti rossi e note balsamiche. L’orgoglio è anche lo Sforzato, imponente e pluripremiato, che regala esplosioni di frutta matura e note speziate. Per poter assaggiare tutte le altre sfumature siete invitati a prenotare al suo agriturismo a conduzione familiare, qui si possono gustare delizie locali abbinate ai vini.

Francesco e Renato, l’essenza di Cantina Folini
– Cantina Maggi – realtà nata negli anni ‘40 con Francesco Maggi, l’azienda è cresciuta grazie all’impegno di Angelino e Giuseppe, fino alla vera svolta portata da Marco Maggi, anima imprenditoriale e commerciale della cantina. Con 30 ettari di vigneti tra Canneto Pavese, Montescano, Castana e Montù Beccaria, l’azienda valorizza il terroir con una viticoltura attenta e sostenibile, fedele alla tradizione e proiettata verso il futuro. La missione è chiara: custodire e innovare il patrimonio enologico dell’Oltrepò, attraverso tecniche e selezioni mirate. L’azienda si sta sviluppando nella DOC Buttafuoco, con le prestigiose Vigna Costera, Vigna Rogolino e Vigna Abbondanza, senza dimenticare eccellenze come il Riesling “Essenza” , lo Spumante Metodo Classico “Armonia” e altre etichette espressive di questo territorio unico.

Marco Maggi, la mente dietro Cantina Maggi
– Ca’ del Santo: Tra le colline del pavese, Ca’ del Santo è il frutto della visione di Laura Bozzi, che dagli anni ‘90 guida l’azienda con determinazione, affiancata dal marito Carlo Saviotti, enologo di famiglia, dalla terza generazione rappresentata dalla giovane e talentuosa Sonia, e dai preziosi collaboratori Isidoro, responsabile della cantina, e Sandro, che ne cura i vigneti. Questa realtà ha saputo coniugare la tradizione dell’Oltrepò con un approccio moderno, puntando su qualità e accoglienza. Tra le etichette spiccano il raffinato Pinot Nero Metodo Classico, premiato a livello mondiale, il prestigioso e ambito Carolo, il Riesling Rivalunga, che nella zona di Montalto indossa le vesti del fuoriclasse assoluto e altri vini emblematici della tradizione.

Cà del Santo, una realtà emblematica del pavese!
– Marino Lanzini: Nel cuore della Valtellina, tra i terrazzamenti eroici di Ponte in Valtellina, Tresivio e Castionetto di Chiuro, Marino Lanzini porta avanti una tradizione di famiglia indissolubilmente legata alla terra. Cresciuto tra i filari, ha trasformato il legame con il Nebbiolo in una missione, ristrutturando nel 2015 l’antica cantina di famiglia. Qui, tra tradizione e rispetto per il territorio, nascono i suoi vini, frutto di una viticoltura meticolosa. Con due ettari di vigneto, coltivati su ripidi pendii sostenuti da muretti a secco, Marino seleziona con cura ogni grappolo, vinificandolo in tini di rovere e castagno per esaltarne autenticità ed eleganza. Il suo Nebbiolo è espressione pura della Valtellina, un vino che racconta la forza e l’identità di una terra aspra e generosa.

Il giovane e talentuoso Marino Lanzini
Azienda Sgreva: fondata nel 1962 a Sirmione, è una realtà familiare guidata da Giacomo, la terza generazione che porta avanti il progetto nato con i suoi nonni. Insieme alla mamma Francesca, racconta nei suoi vini un territorio argilloso e tenace che regala freschezza e mineralità. Tre generazioni e tre rocce che hanno sempre lavorato con l’obiettivo di valorizzare la terra che coltivano. I vigneti, situati a Sirmione, Pozzolengo e Lonato, beneficiano del microclima del Lago di Garda che esalta le uve Turbiana, Groppello, Marzemino e Cabernet Sauvignon. Tra i vini più rappresentativi troviamo il “Sirmio” Lugana DOC, elegante ed espressivo, il “Rosabèl” Chiaretto DOC, intenso e fragrante, e “Etereo”, un rosso equilibrato e fruttato. Tradizione, ma anche innovazione e ricerca sono alla base di ogni fase produttiva, con un’attenzione particolare all’accoglienza, un altro punto forte di questa magnifica realtà.

Giacomo e Francesca, tradizione e innovazione nel Garda
Pensieri Finali
La Lombardia è una regione dalle mille sfaccettature, capace di sorprendere con la sua ricchezza paesaggistica, culturale ed enologica. Qui, la tradizione vinicola si intreccia con un’incessante voglia di innovare, regalando vini che raccontano storie uniche, fatte di passione, impegno e amore per la terra. Dai vigneti di montagna della Valtellina alle dolci colline dell’Oltrepò, ogni angolo di questa regione custodisce un’anima autentica, pronta a rivelarsi in un calice. La Lombardia è un viaggio continuo, un’esperienza sensoriale che non smette mai di emozionare.